REGGIO EMILIA – Segna un passo avanti la procedura di estradizione a carico di Nazia Shaheen, la madre di Saman arrestata in Pakistan il 31 maggio scorso dopo tre anni di latitanza.
La donna, condannata all’ergastolo dalla Corte di assise di Reggio, ha prestato il proprio consenso alla sua estradizione. Lo ha fatto presentandosi alla prima udienza davanti alla Corte distrettuale di Islamabad, senza presentare alcuna istanza per essere rilasciata con cauzione. L’udienza si è svolta a porte chiuse.
Nazia Sheheen è accusata dalla Procura di Reggio Emilia e dai carabinieri di aver ucciso la figlia 18enne a Novellara. La stessa condanna all’ergastolo riguarda anche il marito, mentre lo zio della ragazza, Danish Hasnain, è stato condannato a 14 anni.
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