REGGIO EMILIA – Lunedì 23 maggio dalle 10,30 alle 12,30 in Sala del Tricolore ci sarà un interessante incontro pubblico sul tema “Il ruolo di ognuno contro le mafie”, nel trentennale della strage di Capaci per rendere concreta la memoria di Giovanni Falcone rendendola soprattutto un impegno quotidiano per la legalità e contro la criminalità organizzata. Relatori il giudice Francesco Caruso ed Elia Minari di Cortocircuito, reduce da una audizione alla sede Onu di Vienna. Interverranno anche degli studenti delle scuole di geometri “Secchi” di Reggio Emilia e “Rondani” di Parma che hanno collaborato, insieme ai tecnici e con il coordinamento dell’Associazione Cortocircuito, alla realizzazione di progetti di rigenerazione del complesso immobiliare “Millefiori” di Montecchio Emilia, confiscato alla ‘ndrangheta.
Caruso, nella sua lunga carriera che lo ha visto rivestire incarichi anche nella sua Sicilia, è stato presidente del Tribunale di Bologna e, in precedenza, presidente del Tribunale di Reggio Emilia. In tale veste, ha ricoperto anche il ruolo di presidente del collegio giudicante del primo grado del maxi-processo “Aemilia” (con i giudici a latere Cristina Beretti e Andrea Rat), sentenza che, nelle scorse settimane, ha trovato in gran parte conferma in Cassazione dove è stato pronunciato il verdetto. Caruso è stato anche presidente del collegio giudicante del processo che ha recentemente deciso l’ergastolo di primo grado per Bellini nel processo sulla strage di Bologna.
L’altro relatore dell’evento, il giurista Elia Minari, è fondatore e coordinatore dell’Associazione culturale antimafia Cortocircuito, nata nel 2009 a Reggio Emilia, nota per le sue inchieste sulla ‘ndrangheta. Attualmente, Minari, che questa settimana è intervenuto all’ONU dove è stato selezionato per parlare sul tema della giustizia penale e della criminalità organizzata, è anche coordinatore dell’Osservatorio Permanente Legalità dell’Università di Parma.
Pietro Grasso a Castelnovo Sotto per parlare ai ragazzi dell’amico Giovanni Falcone