BIBBIANO (Reggio Emilia) – Partecipata assemblea ieri sera sui problemi della linea ferroviaria locale Reggio – Ciano, con la partecipazione del direttore di Fer Masola e dell’assessore regionale ai trasporti Corsini. E’ stata anche l’occasione per affrontare la questione legata alla circolazione, senza tutte le autorizzazioni necessarie, dei treni elettrici sulle linee locali.
Paolo Monti, presidente del comitato Reggio – Ciano: “Il fatto di avere installato dei treni elettrici è una grande cosa, ma se poi non cambia nulla l’investimento non è economico. Sarebbe economico che si facessero viaggiare tante più persone e se sgravasse anche la città di Reggio”.
Un servizio poco attrattivo, lunghi tempi di attesa ai passaggi a livello, ritardi quotidiani fino a 10 minuti: nella partecipata assemblea che si è svolta al cinema Metropolis sono state messe sul piatto tutte le criticità della linea ferroviaria Reggio – Ciano utilizzata, secondo l’indagine del comitato, da 1.700 passeggeri in media al giorno. I cittadini hanno chiesto la trasformazione in tranvia, con l’eliminazione dei passaggi a livello e l’installazione degli incroci semaforici intelligenti e si sono confrontati con l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, e con i vertici di Fer, la società di proprietà della Regione che gestisce la rete ferroviaria locale.
Francesca Bedogni, sindaco di Cavriago: “Sappiamo che questo è un percorso lungo, perché questa è una infrastruttura importante e complessa. Credo che nessuno si aspetti dall’oggi al domani una soluzione ai problemi, ma è importante che in un momento pubblico come questo si siano potuti consegnare alla regione i punti di vista dei cittadini che devono essere accolti”.
L’assessore Corsini ha parlato di investimenti da parte della Regione per 80 milioni di euro sulle tre linee reggiane. Interpellato da Tg Reggio, ha preferito non intervenire sulla questione legata alla circolazione dei treni a trazione elettrica senza che le tre linee avessero tutte le necessarie autorizzazioni da parte dell’agenzia nazionale per la sicurezza. Una vicenda costata a Fer una sanzione amministrativa da 30mila euro. La società ha ribadito la sua posizione per bocca del direttore Stefano Masola: “Non abbiamo messo a repentaglio la sicurezza di nessuno e abbiamo fatto una interpretazione di una norma che l’agenzia ha detto non essere corretta”.
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