REGGIO EMILIA – Si riaccendono i riflettori mediatici nazionali sul caso Manifattura San Maurizio, l’azienda del gruppo Max Mara, dopo la protesta dello scorso maggio di un gruppo di dipendenti che avevano dato vita a scioperi e manifestazioni di protesta per denunciare condizioni di lavori definite massacranti e poco dignitose. Riflettori che sono quelli di Report, la nota trasmissione d’inchiesta della Rai capitanata e condotta da Sigfrido Ranucci, con un servizio della giornalista Marzia Amico dal titolo “Sfruttate al Max”.
L’approfondimento trasmesso nella puntata in onda ieri sera ricostruisce la vicenda con interviste alla segreteria della Ficltem Cgil di Reggio Erica Morelli, al sindaco Marco Massari e con testimonianze di alcune lavoratrici non inquadrate in volto e con voce alterata. “La cosa peggiore del mio lavoro è l’ambiente. “I numeri contano più di qualsiasi altra cosa”. E ancora: “Io a fine giornata o mi fermo o non mi fermo, devo consegnare 480 capi, se non lo fai poi ti arrivano lettere di richiamo”.
La redazione di Report ha riferito nel servizio anche del tentativo di ottenere una replica da parte di Max Mara. “Max Mara con noi non ha voluto parlare perché non è consuetudine discutere pubblicazione delle sue relazioni industriali”.
Report ha fatto riferimento, nel raccontare la vicenda, anche alla decisione del gruppo Max Mara di annullare il progetto del Polo della Moda a Mancasale. La media spettatori della trasmissione si aggira sul milione e mezzo di contatti con circa l’8% di share.
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