REGGIO EMILIA – Torniamo sulla decisione del gip del Tribunale di Bologna, che ha disposto il sequestro di oltre 36 milioni di euro a carico di 7 persone, tra le quali l’ex amministratore delegato e l’ex direttore finanziario del consorzio nazionale Conad. Gli indagati sono accusati di corruzione tra privati e autoriciclaggio.
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Il 13 luglio 2022 Luca Signorini e Roberto Toni, presidenti di Conad Centro Nord e Conad Nord Ovest, presentarono alla Procura di Bologna una denuncia-querela contro Francesco Pugliese e Mauro Bosio, amministratore delegato e direttore finanziario del Conad nazionale. Nell’atto si avanzava il dubbio che i due manager avessero tratto vantaggi personali dall’acquisizione delle attività italiane di Auchan e che questi vantaggi fossero stati conseguiti a danno di Conad e dei suoi soci.
Fu una scelta difficile e dirompente, quella delle due cooperative, per il mondo Conad e per la cooperazione nel suo complesso, ma ora il sequestro preventivo disposto dal Tribunale di Bologna suona come una conferma di quei sospetti. Secondo il Gip Nadia Buttelli, “quegli indizi di reità individuati fin dall’inizio nell’atto di querela non solo hanno trovato riscontro nelle attività investigative della Guardia di Finanza, ma si è andati ben oltre”.
Cosa significa? Secondo la ricostruzione riportata nel decreto di sequestro, mentre Conad acquisiva Auchan Italia in alleanza con la società lussemburghese Wrm del finanziere Raffaele Mincione, questa società versava ingenti somme di denaro ai due top manager di Conad e ai loro famigliari: per la precisione 11,3 milioni di euro finiti con cinque bonifici tra il 2021 e il 2022 nelle casse della Ramaf, una società di consulenza riconducibile – secondo gli inquirenti – a Pugliese, alla moglie, al figlio, a Bosio e al fratello di quest’ultimo.
Perchè Mincione pagava i manager di Conad? Per il Gip, quei soldi erano la contropartita della cessione al finanziere al prezzo simbolico di 1 euro del 46% delle azioni della società Bdc: “Così facendo – scrive il giudice – veniva assicurato a Mincione il patrimonio immobiliare di Auchan Italia”.
L’ex amministratore delegato di Conad, assistito dall’avvocato Stefano Putinati, ha annunciato ricorso al Riesame contro il sequestro. Il legale ha detto che i suoi assistiti “sono sereni e pronti a difendersi in aula”.
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