VENTASSO (Reggi Emilia) – Le pecore sul nostro Appennino? Stanno pascolando in maniera regolare, secondo quanto previsto dagli accordi tra le amministrazioni degli Usi Civici dei vari territori e l’azienda agricola veneta Tognoni che da anni fa arrivare, a bordo di tir, migliaia di ovini, sulle nostre montagna, nella stagione estiva. Queste intese non sono scadute. A dirlo è l’avvocato Italo Rovali, ossia il legale che quei contratti li ha redatti per conto degli Usi Civici di Febbio. Parla ai nostri microfoni replicando all’allarme lanciato dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano: “Sono contratti che scadono tra diversi anni”, specifica Rovali.
Il Parco aveva preannunciato azioni legali sostenendo che questi pascoli intensivi producano danni ambientali. Una tesi a cui il legale replica così: “Io non sono un agronomo, ma conosco bene la montagna e posso dire che in autunno quando le pecore vengono riportate vie le condizioni dei terreni non sono peggiorate, anzi”.
L’avvocato Rovali ribadisce come non sia arrivata al momento alcuna revoca degli accordi con gli allevatori da parte di nessuna amministrazione di uso civico e come i residenti del crinali non si siano mai lamentati della presenza delle greggi.
La questione è seguita anche dai carabinieri forestali che hanno già effettuato alcuni sopralluoghi.
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