Servizio Tg Reggio
di Gabriele Franzini
REGGIO EMILIA – La Fiom annuncia di aver portato a casa importanti risultati con la campagna sui salari lanciata un mese fa, e oggetto di un aspro confronto con Unindustria. “Si stanno svolgendo centinaia di assemblee nelle imprese metalmeccaniche, coinvolgendo migliaia di lavoratori, e sono già decine le imprese che hanno dato una prima risposta positiva alle richieste sindacali”, si legge in una nota del sindacato. “Sono già oltre una ventina le imprese reggiane che per prime hanno riconosciuto quote aggiuntive”.
Alla Bucher Hydraulics di Reggio oltre ai 200 euro di buoni carburante aggiuntivi l’azienda ha concordato con la Fiom di aumentare i buoni pasto individuali, farsi carico di una quota maggiore dei costi della mensa per i lavoratori che ne usufruiscono, e si sta valutando anche un aumento del superminimo collettivo, nonostante il contratto aziendale firmato circa un anno fa.
Alla Arcelor Mittal di Canossa oltre a 200 euro di buoni aggiuntivi, sono stati adeguati i superminimi aggiuntivi all’inflazione, indipendentemente dal fatto che il contratto aziendale fosse stato stipulato di recente, mentre sono stati riconosciuti buoni detassati aggiuntivi anche alla Sall di Corte Tegge, alla Sala F.lli di Barco, e a Montecchio alla Calf il confronto sindacale sta andando in quella direzione.
Nel Gruppo Emak di Bagnolo, comprensivo anche dell’azienda Comet e Tecomec di Pieve, e Ptc di Rubiera, per un totale di circa 700 dipendenti, è stato riconosciuto una quota una tantum di 300 euro aggiuntivi a tutti i lavoratori, e ulteriori 100 per quegli operai che eventualmente dovessero fare ore di cassa integrazione entro la fine dell’anno.
La Sbe Varvit ha riconosciuto a tutti i dipendenti 400 euro di welfare aggiuntivo, cosi come alla RCF, alla Moreali Ingranaggi, alla Leuco, alla Omso, solo per restare nel comune di Reggio. Lo stessi dicasi per la Padana Tubi di Guastalla.
Nella zona ceramiche sono stati distribuiti centinaia di euro di buoni aggiuntivi anche alla Modula ed alla Mecc2000 di Casalgrande, alla Rubiera Special Steel, e anche alla Interpuls di Albinea e alla Eurotre di Castelnovo di Sotto, Casrem a Quattro Castella e Udor di Rubiera.
“Siamo in una situazione straordinaria e serve un approccio straordinario: ai lavoratori e alle loro famiglie vanno date risposte per evitare l’impoverimento, lo possono fare le imprese, ma lo deve fare anche lo Stato, per questo abbiamo manifestato con la Cgil l’8 ottobre a Roma, e per questo non smettiamo di chiedere al Governo un impegno importante verso le classi più deboli”, conclude il segretario Simone Vecchi.
Reggio Emilia Cgil Unindustria Fiom stipendi bonus salari