REGGIO EMILIA – Caporalato, turbativa d’asta e frode nelle pubbliche forniture per un valore complessivo di circa 11 milioni di euro: sono le accuse mosse dalla procura di Pavia ai vertici di First Aid One, cooperativa con sede legale a Pesaro e sede operativa a Bollate (Mi) aggiudicataria di appalti pubblici per il servizio ambulanze in tutta Italia, Reggio Emilia compresa.
Il decreto di sequestro preventivo fa riferimento ad appalti conquistati a Pavia, Roma, Perugia e Pescara e ad altri affidamenti in Lombardia e nelle Marche. First Aid One svolge dal 2014 il servizio di accoglienza al pronto soccorso del Santa Maria Nuova: nel febbraio di quest’anno si è aggiudicata anche un appalto biennale dell’Azienda servizi alla Persona di Reggio per il trasporto in ambulanza degli ospiti dalle case di riposo al Santa Maria Nuova e viceversa. Un appalto che aveva fatto discutere, perché strappato alle pubbliche assistenze del territorio offrendo il servizio a prezzi stracciati.
Nelle gare esaminate dalla guardia di finanza di Pavia, gli appalti – secondo la ricostruzione dell’accusa – venivano ottenuti attraverso lo sfruttamento sistematico dei lavoratori e la fornitura di servizi di quantità e qualità ampiamente inferiori a quelli previsti dai bandi. Perfino il numero delle ambulanze disponibili era gonfiato, indicando gli stessi mezzi in gare diverse.
Le videocamere montate di nascosto sulle ambulanze hanno poi mostrato che in piena pandemia i mezzi venivano sanificati raramente; in un caso addirittura una volta sola in 9 giorni di servizio, con 86 pazienti trasportati. Il tribunale di Pavia ha nominato un amministratore giudiziario per garantire la continuità del servizio.
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