REGGIO EMILIA – “L’anno scorso una location speciale, piazza Prampolini, quest’anno i Chiostri Benedettini del ‘500 di San Pietro, con gli ingredienti soliti: grandi chef, chef amici di Boorea e della solidarietà, il volontariato, la solidarietà e appunto un luogo molto bello e iconico come i chiostri di San Pietro”. Così il direttore di Boorea, Stefano Campani.
Lunedì 1 luglio, saranno 700 i posti allestiti ai Chiostri di San Pietro per un appuntamento che si ripete da 24 anni e che finora ha permesso di destinare 530 mila euro a progetti di solidarietà. Quest’anno la cena di Boorea devolverà i soldi raccolti alle attività con persone con disabilità della cooperativa Rigenera, all’ospedale di Ampasimanjeva del Centro Missionario Diocesano in Madagascar e alla Ong WeWorld, che opera in Siria.
“In particolare nel governatorato di Aleppo che è stato quello più colpito dal terremoto dell’anno scorso, verranno quindi destinati alle scuole, al rifornimento di mobili e materiali scolastici, oltre che alla formazione dei docenti per offrire una educazione sicura ma anche di qualità a bambini e bambine in Siria”, spiega Antilla Furst, referente della comunicazione di WeWorld Medio Oriente.
Tre i piatti proposti da altrettanti chef stellati: la spugnolata di Roberto Bottero, il filetto salmistrato di Fabrizio Albini e il Tiramisù di Jacopo Malpeli. Nel menù c’è anche il tortino di zucca di Dario Nizzoli e il pane del marinaio di Giovanni Mandara abbinato al ragù creato con le carni emiliane. “E’ una scelta un po’ diversa per unire i due posti dove ho vissuto, dove sono nato e dove sto vivendo ancora da 35 anni”, spiega quest’ultimo, titolare della pizzera Piccola Piedigrotta di Reggio.
Tantissime le realtà che partecipano, da Coop Alleanza 3.0 all’associazione somelier al consorzio del Lambrusco. Poi il solito esercito di volontari di Auser e Arci. “E’ la solidarietà che ci tiene insieme, perché ci sono tante associazioni e poi perché la nostra mission è la solidarietà, locale e internazionale, c’è tanto bisogno in questo mondo che sta andando alla deriva”, sottolinea Vera Romiti, presidente dell’Auser di Reggio Emilia.
“Noi porteremo i nostri volontari e gestiremo un po’ la logistica, l’organizzazione pre e post la grande cena, che è impegnativa perché parliamo di 700 persone, dovremo avere l’attrezzatura necessaria e dovremo ripristinare i chiostri di San Pietro perché vogliamo lasciarli come li abbiamo trovati”, aggiunge Daniele Catellani, presidente di Arci Reggio Emilia.
L’offerta minima è di 50 euro. I biglietti si possono acquistare da sabato 11 maggio alla Libreria.Coop all’Arco, alla libreria del Teatro e nelle sedi di Boorea, Arci e Auser.
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