REGGIO EMILIA – “Per grazia di Dio e designazione della Chiesa Apostolica, monsignor Giacomo Morandi è pastore della Santa Chiesa di Reggio Emilia e Guastalla”. Sono le 16.58 quando l’Arcivescovo di Modena-Nonantola-Carpi Erio Castellucci pronuncia queste parole.
Fino a quel momento, in quanto metropolita, è stato lui a presiedere la celebrazione. Da lì in poi è toccato a monsignor Giacomo Morandi. Anzi: da qui in avanti toccherà a lui. Toccherà a lui guidare la diocesi di Reggio-Guastalla come nuovo vescovo. Ha 56 anni, è modenese, ed ha già il titolo personale di arcivescovo. Sull’emilianità ha giocato il vicario monsignor Alberto Nicelli nel dargli il benvenuto: “C’è chi dice che reggiani e modenesi siano cugini, ma lei oggi è per noi padre e fratello”. Tra i concelebranti anche il cardinale reggiano Camillo Ruini.
Il vescovo Morandi non ha smesso un attimo di sorridere, anche nei momenti in cui scendeva qualche lacrima di commozione, come durante gli abbracci con sacerdoti e parenti subito dopo l’insediamento. I 40 suoi famigliari in Cattedrale si sono mescolati agli 80 rappresentanti delle istituzioni. E in mattinata era stato il saluto con la madre Adriana a dare il via ad un’intera giornata di avvicinamento alla Cattedrale, tra l’arrivo al primo comune reggiano, Rubiera, l’incontro con detenuti del carcere di Reggio e con gli ospiti delle case della carità e il momento di preghiera in Ghiara. E sulla preghiera monsignor Morandi ha insistito moltissimo nella sua prima omelia da vescovo di Reggio: una preghiera che faccia desiderare la gioia, ha detto.
Guarda anche
Il benvenuto di Reggio Emilia al nuovo vescovo Giacomo Morandi. FOTOGALLERY
Il nuovo vescovo in città: la voce dei reggiani. VIDEO & INTERVISTE
Reggio Emilia video Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla Giacomo Morandi vescovo