REGGIO EMILIA – Inaugura domani alle 16 la 46ª edizione della Giareda. La sagra si presenta con tante novità e un programma ricchissimo che punta a far riscoprire luoghi, sapori e valori che nel tempo hanno forgiato l’identità reggiana.
La Giareda del futuro s’ispira alla saggezza antica. Non a caso, Vitaliano Biondi, che ha contribuito a ideare e organizzare questa edizione della sagra più amata dai reggiani, cita Virgilio e ha proposto nel programma una serie di visite guidate di luoghi sacri storici e poco conosciuti del centro cittadino.
Subito dopo l’inaugurazione in piazza Gioberti, le autorità civili e religiose si sposteranno alla Ghiara per aprire gli “altari fioriti in basilica”. Poi, sarà il momento di immergersi negli stand che riempiranno il centro di Reggio, occupando anche zone che sino a ora la Giareda aveva dimenticato, con lo storico mercato spostato in piazza della Vittoria, dove la sera si esibiranno le scuole di ballo reggiane e ci sarà l’intrattenimento musicale anni ’80 e ’90 del Marabù. Cinque saranno le altre “stazioni” principali: piazza Gioberti, Palazzo Allende, il Chiostro della Ghiara, piazza Roversi e Largo degli Alpini. In queste aree sarà possibile assistere a numerose iniziative che spazieranno dalla gastronomia al verde, passando per la musica, il dialetto, la biodiversità, l’arte, le tradizioni e ci sarà anche un’area interamente dedicata ai bambini: tutto inviterà a riscoprire e valorizzare ciò che è “di casa” e a fare propri i sapori e i mestieri che definiscono l’identità reggiana.
Tra le tante iniziative di un ricchissimo programma, da segnalare il convegno su arte e sacro che anticiperà la stessa inaugurazione, in programma domani dalle 15.30 al Chiostro Grande della Ghiara, tra i partecipanti ci sarà anche monsignor Tiziano Ghirelli, il reggiano canonico della basilica di San Pietro a Roma, recentemente nominato “interlocutore referente” presso la Pontificia Accademia di Teologia.
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