REGGIOLO (Reggio Emilia) – “Alla Profiltubi di Reggiolo si respira un clima da anni ’50”. La definizione è della Fiom Cgil che interviene dopo le raccomandate ricevute da diversi dipendenti. “Lei ha deciso deliberatamente di non presentarsi al lavoro senza giustificazione alcuna”, si legge nella comunicazione inviata dall’azienda. “Nonostante in bacheca aziendale fosse indicato il suo nominativo tra i comandati in regime di straordinario”, viene precisato.
La contestazione da parte della Profiltubi riguarda un pacchetto di ore di straordinario che era stato comandato. Motivo di sorpresa e ora di preoccupazione è la reazione che ha colpito i dipendenti che hanno aderito al blocco dello straordinario. Una forma di protesta assolutamente lecita.
“Nei prossimi giorni invieremo ai manager della Profiltubi una copia della Costituzione Italiana, dello Statuto dei Lavoratori e del Contratto Collettivo Nazionale, perché leggere fa bene allo spirito e alla democrazia, poi non esiteremo a valutare iniziative legali per difendere la libertà sindacale in azienda” ha fatto sapere la Fiom in un comunicato parlando di “atto di intimidazione nei confronti dei lavoratori e contrario alla libertà costituzionale di organizzarsi collettivamente nel sindacato e di lottare per i propri diritti”.
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