REGGIO EMILIA – “Aumenta le pene, questo è vero, anche se ci sarebbe un capitolo ampio da approfondire – ha detto Raffaella Monti, presidente provinciale Fiab-Tuttinbici – Però non fa niente per far in modo che le auto vadano più piano”. Regole pensate per parlare alla pancia degli automobilisti. La Fiab Tuttinbici di Reggio si unisce al coro delle associazioni che in questi mesi hanno criticato la riforma del codice stradale ritenendola inefficace nel combattere la principale causa degli incidenti stradali, ovvero l’elevata velocità, Se da una parte infatti vengono inasprite le sanzioni per chi si mette al volante in stato di ebbrezza oppure per chi usa il cellulare mentre guida, dall’altra si fa lo sconto a chi supera i limiti di velocità più volte nella stessa giornata sullo stesso tratto stradale facendogli pagare una sola delle multe rilevate dall’autovelox lì presente. Alcune misure andrebbero poi a discapito dei ciclisti. E’ il caso della eliminazione delle aree a loro riservate negli incroci con semaforo. Disegnate per consentire alle due ruote di partire prima delle auto, non si potranno più realizzare.
“I doppi sensi permessi alle biciclette nei sensi unici, come le corsie ciclabili, sono state innovazioni che hanno reso possibile alle città di favorire la mobilità sostenibile con costi ridotti ed è stato un successo. Anche solo una riga lungo la strada ti dà un’autorizzazione a starci, cosa che prima non accadeva perché dovevi andare sul marciapiede che era vietato”. Incomprensibile per molti versi resta la stretta sui monopattini, che potrebbe spingere i cittadini a non utilizzarli più compromettendo l’obiettivo di ridurre il numero di auto in circolazione. “Perché debbono aver la targa? Perché devono essere assicurati? Se si sa che hanno un limite e lo devono rispettare, facciamo rispettare quello. Questo non comporterà incidenti mortali se vanno ai 10 km/h nella zona pedonale, così come andare in bicicletta” – conclude Raffaella Monti.
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