CASINA (Reggio Emilia) – Nelle scorse ore Tommaso Manfreda, l’imprenditore edile casinese ed ex assessore della giunta Costi, ha ricevuto comunicazione dalla Prefettura della revoca del diniego di iscrizione della sua impresa alla “white list”, l’elenco di imprese non soggette a tentativi di infiltrazione mafiosa. La mancata iscrizione nei primi mesi del 2023 aveva spinto Manfreda a dimettersi, ma aveva anche portato all’istituzione di una commissione prefettizia per valutare se l’amministrazione comunale casinese fosse stata soggetta a infiltrazioni o tentativi di infiltrazione. Una indagine che a dicembre 2023 aveva però portato il Ministero dell’interno a confermare che tali infiltrazioni non c’erano state.
Ora l’ulteriore passaggio che per Manfreda rappresenta “la fine di un incubo”. “In questi quasi tre anni – spiega – parenti e amici mi hanno sempre detto di mantenere salda la mia fiducia nelle istituzioni, di fidarmi del fatto che alla fine la mia condizione pulita sarebbe emersa. Anche quando è stato controllato tutto il mio operato di 6 anni come assessore, dentro di me nonostante tutto sapevo di aver sempre lavorato correttamente”. E aggiunge: “Dopo la mancata iscrizione ho chiesto al Tribunale di Bologna ulteriori controlli sulla mia ditta, perché sapevo di non avere nulla da nascondere e di poter dimostrare che ho sempre operato in modo corretto come imprenditore. Il Tribunale mi ha rimesso in condizione di lavorare mettendomi a fianco un amministratore giudiziario per 18 mesi, e in questo periodo il controllo ha avuto esito positivo e l’affiancamento è stato revocato dal Tribunale due settimane fa. E in questi giorni è arrivata anche da parte del Prefetto la revoca del mio diniego, di fatto l’accettazione di iscrizione alla white list. Ovviamente c’è rammarico per quello che è successo, il solo pensiero che qualcuno potesse pensarmi immischiato in affari loschi mi faceva stare malissimo. Il danno è stato grande, dal punto di vista economico ma ancora di più morale e psicologico, ma oggi questa soluzione mi ripaga in buona parte, ora sono più sereno e tranquillo”. Conclude l’imprenditore: “Voglio ringraziare il mio legale Valter Azzolini per il suo operato, e tutte le persone che mi sono comunque state vicine”.
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