SANT’ILARIO D’ENZA (Reggio Emilia) – “Quali dimensioni dovrebbe avere l’invaso da realizzare lungo l’Enza?” Una questione intorno alla quale si confrontano da lungo tempo diverse visioni e diversi progetti. Il quesito è stato alla base di un incontro organizzato al centro Mavarta di sant’Ilario dall’associazione culturale Orizzonti con relatore il prof. Stefano Orlandini, docente di costruzione idrauliche all’Università di Modena e Reggio: “Dalle nostre analisi la diga dovrebbe sottendere un invaso di grandi dimensioni, intendendo per grandi dimensioni 100 milioni e anche 130 milioni di metri cubi, ripartiti in due parti, una per la riserva e una per il controllo delle piene”.
La tesi del docente è dunque quella favorevole ad un maxi invaso delle dimensioni tracciate dal progetto originario quello firmato dall’ingegner Claudio Marcello nel 1981.
Chiediamo poi al prof. Orlandini se l’invaso possa avere una funzione anti piene: “Sì, ma solo se venisse costruito un invaso di grandi dimensioni”.
Lo scorso marzo il Ministero delle infrastrutture – come noto – aveva dato il via libera al finanziamento di 3 milioni e 200mila euro per la realizzazione dello studio di fattibilità di un invaso ad uso plurimo che vada ad individuarne le caratteristiche fondamentali (localizzazione, dimensioni, costo, rapporto costi/benefici, impatto ambientale).