REGGIO EMILIA – Addio vecchi tralicci e vetusti elettrodotti, 31 km – da Sant’Ilario a Rubiera – saranno demoliti (e 129 tralicci) e permetteranno di restituire oltre 60 ettari di territorio prima occupati da impianti in disuso.
Faranno spazio alla realizzazione di circa 14 km di nuovi elettrodotti aerei e 25 km in cavo interrato, dunque con un risparmio di suolo notevole e numerosi vantaggi in termini di diminuzione dell’impatto delle infrastrutture elettriche sul territorio. E’ ciò che prevede il protocollo d’intesa firmato dai sindaci di cinque comuni reggiani (Reggio Emilia, Castelnovo Sotto, Cadelbosco Sopra, Rubiera e Sant’Ilario d’Enza) e dal responsabile della gestione dei processi amministrativi di Terna, Adel Motawi.
L’obiettivo è la razionalizzazione della rete a 132 kV nella nostra provincia, per migliorarne la sicurezza e l’affidabilità e consentire di connettere la nuova cabina primaria di Mancasale di proprietà E-distribuzione. L’intervento, da avviare in autorizzazione e per cui è previsto un investimento di 33 milioni di euro, rientra tra le principali opere programmate da Terna in Emilia Romagna. In base al Piano Industriale 2021-2025 nei prossimi 5 anni la società investirà circa 300 milioni di euro per lo sviluppo della rete elettrica. L’intervento significherà anche lavoro per le imprese locali: una trentina quelle coinvolte e 80 tra operai e tecnici specializzati.
Le opere principali consistono nella realizzazione dei collegamenti dell’elettrodotto “Villa Cadè – Rubiera” alla futura cabina primaria di Mancasale e alla cabina primaria di Reggio Nord, del nuovo collegamento “Castelnovo di Sotto – Mancasale – Reggio Nord” che consentirà di dismettere l’attuale porzione di rete tra Castelnovo Sotto, Reggio Nord e Reggio Via Gorizia ed infine di alcuni interramenti in contesto urbano.
La collaborazione di Terna con le amministrazioni locali è iniziata nel 2018 con l’obiettivo di individuare soluzioni progettuali condivise con il territorio e realizzare opere e interventi infrastrutturali per rendere più moderno ed efficiente il sistema elettrico dell’area senza dimenticare la tutela del paesaggio.
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