REGGIO EMILIA – Gli studi in Giurisprudenza con il sogno di diventare magistrato. Il lavoro saltuario in una pizzeria per pagarsi l’università. L’attenzione per il sociale e il volontariato.
 Elena Russo aveva svolto nei mesi scorsi il Servizio Civile in Croce Rossa a Reggio e qui, nella sede di via del Chionso e sulle ambulanze che qui partono o arrivano, si era fatta apprezzare per il proprio impegno in una fase difficile come quella della pandemia. La sua tragica morte ha sconvolto chi l’aveva conosciuta in questa esperienza.
 Trattiene a stento le lacrime il presidente Mario Restuccia che l’aveva accolta e formata: “Era una ragazza solare e combattiva, qui ha lasciato il segno. Aveva la capacità di trainare gli altri. Ci mancherà molto”.
Una ragazza solare, sempre disponibile e soprattutto molto meticolosa, la ricorda Daniele, amico oltre che compagno di tanti servizi in Croce Rossa: “Ricordo una volta che dopo un esame qui in Croce Rossa per i servizi in ambulanza si era messa a piangere perché temeva di non avere fatto bene, in realtà aveva fatto benissimo, ma lei era così, voleva fare le cose al meglio e questo episodio mi aveva fatto tenerezza”.
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