CAVRIAGO (Reggio Emilia) – E’ un sostenitore dell’orgoglio nazionalista putiniano e da Reggio tifa per la Russia nella crisi tra Mosca e l’Ucraina che sta tenendo tutto il mondo con il fiato sospeso, anche se, secondo la sua interpretazione la Russia non avrebbe alcuna intenzione di invadere l’Ucraina. “La Russia non vuole permettere che l’Ucraina entri nella Nato e non può accettare che l’Ucraina, che ha un Governo estremista, diventi un bastione anti russo”.
A parlare è il presidente dell’associazione Emilia Romagna-Russia, si chiama Stefano Bonilauri, ha 36 anni, risiede a Cavriago ed è il titolare di una piccola casa editrice, la Anteo, nel cui catalogo figurano volumi sulla ex Ddr, la Corea del Nord, ma anche sull’Iran e su Hezbollah.
Bonilauri ha un profilo controverso e turbolento: è stato segretario del movimento “Socialismo patriottico” e responsabile del periodico “Stato e Potenza”, di area rossobruna e sovranista. E’ stato iscritto alla Lega e nel novembre 2019 a Cavriago ha moderato un incontro sull’immigrazione nel corso della campagna elettorale per le Regionali 2020. Nel 2011 fece discutere un suo viaggio in Siria a sostegno del Governo Assad.
E’ spesso all’estero Bonilauri: diverse volte nell’ex Urss, è stato oltre che in Siria, anche in Ossezia, nel Caucaso, regione contesa, tra Georgia e Russia in qualità della non meglio precisata funzione di “osservatore internazionale”.
Su Putin Bonilauri non ha dubbi: “Non posso pensarne che bene, ha trovato un Paese distrutto e che che non contava più niente dopo la fine dell’Urss e lo ha riportato a condizioni abbastanza buone”.
Di Stefano Bonilauri si è occupata più volte in passato la stampa nazionale: nel 2014 fece scalpore una sua intervista al quotidiano Libero in cui dichiarò di essere contrario agli immigrati nelle forze armate. Un articolo di Repubblica del 2011 lo accusava, inoltre, di essere vicino a ambienti negazionisti e antisemiti.
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