REGGIO EMILIA – “Essendo il nostro un territorio a forte vocazione manifatturiera e industriale, con la metalmeccanica e la meccatronica, questo è un periodo di chiusure per ferie – spiega Cristian Sesena, segretario provinciale della Cgil – Poi c’è tutta una parte di lavoratori che va in vacanza a turni, mi riferisco al settore dei servizi che prende sempre più piede ma anche al mondo della grande distribuzione e del commercio”.
Da lunedì anche nella nostra provincia saranno tante le aziende chiuse per ferie per almeno due settimane. E’ un periodo piuttosto positivo per le imprese del nostro territorio: secondo i dati della Camera di commercio al 30 giugno risultavano registrate 53.813 imprese, di cui 743 nuove e 442 cancellate, con un saldo di 301 in più nel secondo trimestre dell’anno.
“Le nostre imprese hanno retto bene, l’economia è ricca, ma ci sono segnali di sofferenza”. Secondo Sesena la ripartenza a settembre o a fine agosto sarà con luci e ombre. “Le nostre aziende sono molte vocate all’export stanno già risentendo e potrebbero risentire ancora maggiormente della crisi che stanno attraversando alcuni Paesi europei come la Germania, in più pesa il rialzo del costo del denaro causato dall’innalzamento dei tassi da parte della Bce, che pesa su lavoratori e imprese”.
Ci sono aziende del nostro territorio, anche importanti, che in questo periodo stanno facendo ricorso ad ammortizzatori sociali per questo motivo. “Ad esempio Interpump, perché ha avuto un calo delle commesse dall’estero, è una crisi congiunturale che speriamo si risolva ma potrebbe avere effetti anche più negativi se si protrae”.
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