REGGIO EMILIA – Sabato 8 aprile a Verona il Valorugby affronterà il Petrarca Padova nella finale di Coppa Italia. Calcio d’inizio alle 15 al Payanini Center. Per i ragazzi di Manghi la possibilità di mettere un trofeo in bacheca e di battere i campionati d’Italia in carica, con la speranza che sia di buon auspicio anche in vista dei playoff che i rossoneri non possono mancare. Entrambe le squadre arrivano all’atto conclusivo con un percorso netto fatto di sole vittorie.
“A Verona giochiamo una finale, il che significa allo stesso tempo una grandissima soddisfazione per il nostro ambiente, ma pure sfida assolutamente impegnativa.
Perché, ne siamo tutti ben consci, nelle finali c’è un unico risultato che conta: la vittoria – dice Manghi – Per cui, senza altri giri di parole, è questo, obbligatoriamente, il nostro obiettivo. La Coppa Italia è un Trofeo importante; abbiamo fatto tanto per giungere fin qui e non vorremmo fermarci ora. Di fronte abbiamo i Campioni d’Italia e ne conosciamo e ne rispettiamo la tanta forza e le pochissime debolezze; proprio su queste abbiamo cercato di impostare la nostra preparazione”.
La squadra è pronta per dare il massimo e, nonostante qualche assenza di peso (Sbrocco, Thomas Dominguez e Schiabel fuori per infortunio, ndr) non prevista, sono sicuro che saprà esprimersi al meglio”.
Folta e rumorosa la truppa della tifoseria rossonera che si immagina al seguito dei nostri Diavoli. Con il piacevole corollario della presenza delle due formazioni giovanili dell’Under 13 e dell’Under 15 che, in avanspettacolo alla partita di finale, affronteranno i pari età del Verona Rugby. Per i Diavoletti reggiani l’occasione di esibirsi su un campo di importanza internazionale. Un’esperienza che, ne siamo certi, rimarrà per sempre nella loro memoria.
La formazione del Valorugby: Renton, Lazzarin, Majstorovic, Bertaccini, Colombo, Newton, Violi, Amenta (cap), Tuivaiti, Ortombina, Du Preez, Dell’Acqua, Favre, Luus, Diaz. A disposizione: Silva, Garziera, Mattioli, Gerosa, Mazzei, Esposito, Rimpelli, Resino.
