REGGIO EMILIA – E’ festa alla Polveriera, oggi, per i 30 anni dell’Ovile, cooperativa sociale che dal 1993 sostiene le persone fragili, organizzando laboratori e percorsi lavorativi, ed è una delle realtà più importanti nell’ambito dell’accoglienza di migranti. La festa è aperta la città. Questa mattina l’intervento delle istituzioni.
Più di 4mila persone sono state ospitate nelle strutture dell’Ovile, per una sola notte o per anni, da quando, il 4 marzo 1993, don Daniele Simonazzi, allora parroco di Pratofontana, diede vita alla cooperativa sociale che oggi rappresenta una delle realtà più importanti nell’ambito dell’accoglienza di migranti e richiedenti asilo e da un anno in prima linea nelle gestione dell’emergenza legata all’arrivo dei profughi ucraini.
In 30 anni hanno lavorato con l’Ovile 2.700 persone, attualmente gli occupati sono 400. Nei laboratori socio occupazionali ogni giorno vengono accolte 40 persone con gravi disabilità. Un realtà che ruota attorno alla Polveriera, luogo simbolo della cooperazione sociale reggiana che la coop ha contribuito a recuperare e che ha scelto per la festa organizzata in occasione del trentennale, con la città e i rappresentanti delle istituzioni.
“Un’occasione – ha detto il sindaco di Reggio Luca Vecchi – per ribadire la forza di un modello di Welfare, il nostro, unico in Italia, cha ha unito pubblico e privato sociale”.
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