REGGIO EMILIA – Concentrare le competenze relative a commercio e turismo in un unico assessorato, semplificare le normative e ridurre l’iper-regolamentazione delle attività commerciali, incentivi alla rigenerazione urbana, concentrare le misure antinquinamento nei settori più inquinanti. Sono alcune delle proposte che la Confcommercio di Reggio Emilia ha avanzato ai candidati a sindaco del comune capoluogo nell’incontro che si è svolto nella sede dell’associazione.
«È con grande piacere e interesse – afferma Fabrizio Aguzzoli – che incontro Confcommercio. Ritengo che la categoria abbia il diritto di capire perché un candidato Sindaco chieda il loro voto e perché debba meritare fiducia. Sono consapevole del ruolo e dell’importanza di queste categorie, emerso drammaticamente durante la pandemia. Il commercio è un importante volano di sviluppo economico e di servizio alla cittadinanza. In caso di elezione le mie priorità saranno la sicurezza, la legalità, la viabilità, che tanta parte hanno nella soluzione delle problematiche di commercianti, artigiani e imprese. Sono certo che i commercianti sapranno valutare chi dimostra loro attenzione e vicinanza e posso garantire che la mia porta sarà sempre aperta».
«Insieme a Confcommercio e a tutte le associazioni – dice Marco Massari, candidato sindaco del centrosinistra – saremo al fianco degli operatori di commercio, fattore identitario delle nostre comunità. Il rilancio delle attività commerciali va di pari passo con il rilancio del centro storico che deve essere ripensato partendo da accessibilità, verde, nuovi servizi, cura dello spazio urbano, sicurezza. La legge regionale del 2023, con la costituzione degli hub urbani, rappresenta una importante opportunità per rinnovare i nostri centri coinvolgendo pubblico e privato e tenendo conto della complessità dei giorni nostri, fatta di transizione climatica e digitale ma anche di una profonda modifica di stili di vita e consumo».
«Ho più volte segnalato in Consiglio comunale – sottolinea Paola Soragni – la necessità di attivarsi per i negozianti e per favorire il commercio, e puntando su prodotti di qualità anziché catene omologate che, come si è visto nel mercato coperto, non trovano assolutamente il favore dei reggiani né tanto meno dei turisti, che nella nostra città cercano le tipicità. Quindi meno centri commerciali, e si favoriscono le botteghe, le gastronomie, i negozi di quartiere. Il commercio di vicinato ai grandi centri commerciali. Il parcheggio di via Cecati deve rimanere gratuito, con minibù elettrico che sia puntuale e costante. Bene eventi culturali in centro e mercatini come antiquariato, no a mercatini che offrano le stesse cose dei negozi. Aumentiamo i controlli nelle zone più critiche del centro storico».
«Il commercio – rileva Giovanni Tarquini – rappresenta il cuore pulsante del nostro Centro storico che vive nella misura in cui l’Amministrazione comunale riconosce la sua importanza e il suo valore. La situazione di degrado e di desertificazione in cui versa la nostra città è il risultato di anni di mancata cura, ascolto e attenzione alle richieste e alle sollecitazioni di cittadini, residenti, lavoratori ed esercenti, a cui si è aggiunto il preoccupante tema della sicurezza, primo obiettivo del nostro programma di governo. Reggio Emilia è una città che possiede un altissimo potenziale economico, culturale, artistico e sociale, con un patrimonio straordinario da mettere in rete e valorizzare. Mettiamo in sicurezza il Centro storico e grazie al lavoro quotidiano degli esercenti la città recupererà rapidamente l’attrattività perduta».
«Negli ultimi anni per il settore commercio sono state fatte scelte sbagliate, a partire dal mercato coperto, che hanno svuotato il centro storico. La nostra posizione è che occorre un nuovo piano commerciale per la città, da coordinare su tutti i quartieri. Formalizzeremo una proposta in questo senso», spiega Gianni Tasselli.