Volley Tricolore: “L’A1 solo a Reggio, dateci un impianto o dovremo vendere”. VIDEO

REGGIO EMILIA – “Noi via da Reggio non andiamo. Abbiamo già stressato la struttura ad andare a Rubiera, una società come la nostra fa molto affidamento sul volontariato”. A parlare è Loris Migliari, direttore generale del Volley Tricolore, che scarta a priori l’ipotesi di giocare a Parma, a Modena oppure a Mantova. Potrebbe essere l’allestimento di una tensostruttura a consentire di disputare un campionato in quella massima serie che in città manca da 29 anni. E’ una delle soluzioni che la società giallorossa si attende venga presa in considerazione dal Comune.

I tempi stringono. La scadenza per iscriversi al massimo campionato è il 20 giugno. E c’è anche un altro termine ancora più impellente: entro il 13 giugno va presa la decisione riguardante l’eventuale cessione del titolo sportivo guadagnato sul campo. “Bisogna ragionare un momento, forse troppo velocemente, per vedere il da farsi”, dice Migliari.

In caso di cessione dei diritti ai reggiani potrebbe essere consentito di ripartire dall’A2. Alla finestra, potenziale acquirente, c’è la retrocessa Vibo Valentia, posizionata comunque in pole in caso di un ripescaggio. “Sono solo voci – specifica il dirigente – non abbiamo sentito nessuno. Il mondo della pallavolo sa che da noi c’era questo problema d’impianto”. Un problema di misure. Per rientrare nei canoni previsti dall’A1 al Palabigi occorrerebbe un metro d’altezza in più tra campo e soffitto.

Per supplire a tale mancanza in un primo momento si era pensato di interrare la superficie di gioco. Il fatto che il progetto non abbia avuto seguito ha lasciato l’amaro in bocca ai dirigenti del Volley Tricolore che auspicavano, visti i sacrifici richiesti dal trasloco dovuto alla riqualificazione, di risolvere una volta per tutte il problema del catino di via Guasco. “Per esperienza – spiega Loris Migliari – so che di deroghe non ne vengono concesse. Ciò non esclude tentativi di chiederne.”