REGGIO EMILIA – Ramhmouni Houcine è il presidente della centro islamico di via Monari, la comunità ha accolto con sollievo la notizia dell’arresto del presunto autore dell’omicidio di Mohamed Alì Tabet. Alcune delle persone che frequentano il centro sono in contatto con i suoi famigliari.
Rahmouni non conosceva Mohamed Alì e non ha mai visto il ragazzo arrestato, ma “le porte della nostra comunità sono sempre aperte a tutti”, dice.
“Se è colpevole è giusto che paghi, ma mon riesco ad essere contenta” ci dice invece Maria Diletto, responsabile dell’associazione La Nuova Luce che in stazione tutti i giorni incontra giovani senza casa. “E’ un altro ragazzo che si è rovinato la vita, come si fa ad essere felici. Erano amici, mangiavano insieme e per 20 euro è finita così, non posso che essere addolorata”.
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