REGGIO EMILIA – “Sto imparando molto dal modo in cui stanno facendo le cose qui, deve essere un modello anche per gli altri stati membri, è un grande lavoro di inclusione e non discriminazione, di aiuto nei confronti delle persone per arrivare al loro potenziale. Questo non è solo un argomento morale, è anche un argomento economico perché sprechiamo molto talento quando escludiamo. Se possiamo avere più città che fanno quello che stanno facendo qui facciamo un grande passo avanti”.
Incontriamo Helena Dalli alla Polveriera, il luogo nato da un percorso di riqualificazione urbana che ospita progetti di inclusione per persone diversamente abili che la commissaria europea per l’uguaglianza ha dimostrato di apprezzare. Nominata dalla presidente Ursula Von Der Leyen, Dalli è impegnata nella lotta al razzismo, nella promozione della parità di genere e dei diritti delle persone con disabilità. A margine della visita le chiediamo dell’inchiesta avviata dalla procura federale belga per i casi di presunta corruzione all’interno del parlamento europeo. “Siamo tutti scioccati ma non posso dire niente molto di più perchè c’è una inchiesta e una indagini occorre aspettare, noi abbiamo fiducia nel sistema giudiziario”.
Dalli era a Reggio per celebrare il ventennale delle politiche interculturali del comune e della Fondazione Mondinsieme, promotrice di iniziative conosciute anche in Europa. “La diversità è stata una forza per l’Europa, per costruirsi come società inclusiva ed è un valore che dobbiamo mantenere”, ha sottolineato Ivana D’Alessandro, referente del Programma Città Interculturali del Consiglio d’Europa.
Che cosa l’ha colpita? Dalli risponde così: “La mentalità. Si vede che non è forzato, ma loro veramente credono in quello che stanno facendo, per questo c’è il successo”.
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