REGGIO EMILIA – Servizi pubblici, vigilanza privata. I casi si stanno diffondendo. A Reggio le Poste hanno appena deciso di dotare di una guardia giurata l’ufficio di piazzale Marconi in zona stazione storica, in città. Una mossa scaturita da una aggressione avvenuta la scorsa settimana ai danni di un addetto e dopo altri episodi di tensione sia all’interno che all’esterno di quella sede.
In ambito sanitario l’Ausl ha in essere un servizio di vigilanza privata al Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova. Servizio che verrà intensificato e esteso anche ad altri presidi del territorio come stabilito nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dello scorso 10 ottobre, convocato dalla Prefettura pochi giorni dopo un tentativo di strangolamento da parte di un paziente nei confronti di un infermiere all’ospedale cittadino. Vigilanza privata che a breve entrerà in funzione anche alla Rems di via Montessori, la struttura nella quale vengono collocati autori di reati affetti da disturbi mentali.
Il ricorso alle guardie giurate è stato più volte ipotizzato anche a bordo degli autobus di Seta, ma finora non se ne è fatto nulla, a differenza di quanto avviene in diverse altre parti d’Italia. Il tutto senza dimenticare i vigilantes a cui sono ricorse dal 2021 le Ferrovie per la sorveglianza dell’area sul retro della stazione ferroviaria storica.
Insomma importanti servizi pubblici la cui sicurezza viene affidata a istituti di vigilanza privata.
Occorre tuttavia ricordare che le guardie giurate non possono svolgere funzioni tipiche delle forze dell’ordine. Non possono fermare o arrestare le persone, chiedendo loro i documenti per la relativa identificazione.
La guardia giurata non rappresenta un pubblico ufficiale e deve concentrare la sua attività in azioni di vigilanza e sorveglianza facendo attenzione che non si verifichino illeciti di nessun tipo.