REGGIO EMILIA – “Serve un protocollo per prevenire ed evitare le aggressioni ai sanitari nei pronto soccorso”. Dopo l’ennesimo caso al Santa Maria Nuova, è intervenuta la Cisl Emilia Centrale portando diverse proposte.
Dice Gennaro Ferrara, segretario generale della funzione pubblica: “Dal 2019 a oggi c’è stato un incremento notevole. I comparti più colpiti quello della salute mentale e dell’emergenza urgenza. Tra le vittime, al primo posto gli infermieri, poi i medici e i sanitari. I sanitari sono come una specie a rischio, bisogna preservarli”.
L’ultimo episodio ha visto un ragazzo di 27 anni, ubriaco, dare in escandescenze e attaccare un infermiere: “Persone come queste, sotto effetto di psicofarmaci o alcool, sono all’ordine del giorno. Serve quindi un protocollo per questi casi, proprio come avviene per le violenze sulle donne”. Il sindacato non si limita a denunciare la situazione insostenibile, ma ha diverse proposte, perché le aggressioni non avvengono solo al pronto soccorso. “Chiediamo di estendere il posto di polizia, che riguarda tutto l’ospedale, anche di notte. A volte sono i famigliari dei pazienti ricoverati a essere aggressivi”.
La Cisl ha chiesto, inoltre, all’Ausl di inserire una persona formata ad hoc nel triage del pronto soccorso: a volte, anche solo qualcuno che informi i pazienti in fila può evitare atteggiamenti aggressivi. “Si tratterebbe di un assistente di sala, che conosce perfettamente i tempi d’attesa e si rivolge ai pazienti”, ha concluso Ferrara.
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