REGGIO EMILIA – “Se non ci fossero altri finanziamenti al sistema sanitario e una decisa inversione di tendenza nel giro di due o tre anni ci potremmo trovare in una situazione precaria” le parole del Segretario provinciale della Cgil, Cristian Sesena.
La Cgil si mobilita per difendere il ‘Diritto alla Salute’. La manifestazione nazionale è in programma sabato, in piazza del Popolo a Roma, con la partecipazione di una sessantina di associazioni di volontariato laiche e cattoliche. Più di 500 i reggiani che partiranno alla volta della capitale, per lo più in treno, per manifestare contro la privatizzazione del sistema sanitario e a favore della sanità pubblica, universale e gratuita per tutti.
“Dietro c’è un disegno che è volto a destrutturare il patrimonio di sanità pubblica che abbiamo – prosegue Sesena – mirato a promuovere il privato e a creare una sanità efficiente per pochi e povera per molti. Noi a questo disegno ci opponiamo ed è per questo che saremo in piazza”.
“Dal Governo non sono arrivate risposte concrete”, ha ribadito il segretario Sesena mentre la situazione ormai è insostenibile, anche a Reggio Emilia: mancano medici, ma anche infermieri e personale tecnico. Le liste di attesa si allungano, crescono le difficoltà nel prenotare visite ed esami specialistici a fronte di una richiesta sempre maggiore di prestazioni, dovuta anche all’aumento dell’età media delle persone. Il sindacato chiama tutti a raccolta.
“Speriamo che la regione e i comuni facciano fronte comune con noi perché il modello emiliano romagnolo è a rischio, è stato un modello d’eccellenza e ci ha permesso di superare anche la pandemia”.
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