REGGIO EMILIA – “Il sistema ha bisogno di moltissime riforme, sia per l’assistenza territoriale per avere servizi di comunità vicini alle famiglie e alle persone che hanno bisogno. E insieme c’è bisogno di una grande integrazione tra sociale e sanità per rispondere ai bisogni delle famiglie con anziani”. Così Daniela Bortolotti, segretaria del sindacato Spi Cgil Emilia Romagna.
Il timore è quello di un indebolimento della sanità pubblica e di una spinta verso il privato, come conseguenza delle scelte del Governo centrale. I fondi in più che la finanziaria ha destinato al settore bastano appena per coprire gli aumenti del costo dell’energia. Il tema è stato al centro dell’incontro organizzato dallo Spi Cgil al centro sociale 25 aprile di Correggio. Il distretto soffre la carenza dei medici di medicina generale. Il 17 aprile è prevista la riapertura del pronto soccorso del San Sebastiano. “Sarà attivo dalle 8 alle 20 e coprirà tutti gli utenti che sono all’interno del Pronto Soccorso dopo le 20 – spiega Morena Pellati, direttrice del distretto Ausl Correggio – Dovrebbe dare risposte di prossimità, sarà un supporto anche per la medicina generale che in questa realtà è in sofferenza”.
Il sindacato è pronto a mobiliarsi, come sottolinea il segretario della Camera del lavoro Cristian Sesena: “Spesso sfugge all’utenza che dietro ad un potenziale disservizio c’è una condizione di lavoro molte volte al limite. La sanità pubblica per noi è il centro di una rivendicazione importante e sarà al centro della discussione che insieme a Cisl e Uil porteremo avanti sia sul piano regionale che nazionale. Il sistema pubblico va difeso”.
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