REGGIO EMILIA – Il debutto è avvenuto al teatro Regio di Parma, dove il capolavoro del francese George Bizet mancava da 19 anni. Il covid ha complicato la messa in scena delle repliche. Martina Belli, mezzosoprano nel ruolo di Carmen, si è vista costretta a rinunciare a un paio di recite, per rispettare cinque giorni di quarantena preventiva, dato il contatto emerso con una persona positiva.

Non è la prima volta nei panni di Carmen per la mezzo soprano reggiana. Nell’allestimento della regista Silvia Paoli centrale diventa la figura non della sigaraia spagnola di origini zingare, ma del suo amante don José. Carmen, una delle opere liriche più conosciute e rappresentate al mondo, vista come storia di un femminicidio.
Affermata interprete, non solo a livello nazionale, dotata di vocalità e fisicità tali da rendere veri i suoi personaggi, Martina, che oggi ha 40 anni, ha mosso i suoi primi passi artistici all’istituto Peri. Lo spettacolo del 28 gennaio in programma al Valli, coinciderà in pratica per lei con la prima volta su un palco reggiano, sempre con l’opera Carmen coprodotta da Teatro Regio di Parma e I Teatri. L’opera manca da Reggio da 26 anni.
Appuntamento in scena venerdì 28 gennaio alle 20 e replica domenica 30 alle 15.30).














