REGGIO EMILIA – “Il progetto delle Reggiane Off è replicabile”. Lo dice la Caritas di Reggio. Più che dirlo, lo chiede. Perché i dati raccolti dall’osservatorio del centro d’ascolto e dalle parrocchie raccontano di un numero di persone senza fissa dimora in grande aumento. Sono 389 quelle incontrate nel 2021, 428 nel 2022.
La crescita reale è di circa 100 persone negli ultimi 5 anni, secondo il report della Caritas, ma l’aumento è del 60% delle utenze considerando che i numeri complessivi di chi fa accesso al centro d’ascolto sono diminuiti. Nel dettaglio: nel 2021, il 55,6% degli uomini che si sono rivolti al centro d’ascolto era un senzatetto, nel 2022 il dato è salito al 66%. Il picco era stato toccato tra 2019 e 2020, poi c’era stato il lavoro di rete che aveva portato al progetto Reggiane Off, facendo fuoriuscire dagli ex stabilimenti 101 persone nell’arco di circa un anno e incanalandole in percorsi di accoglienza. Un effetto positivo che l’anno scorso ha iniziato a scemare, complice anche, dice il presidente della Caritas, la ripresa della mobilità a livelli pre pandemia.
Più o meno stabili, all’interno di questi numeri, le percentuali di italiani e stranieri, con i primi che oscillano tra il 40 e il 42% del totale. Inversa, da questo punto di vista, la fascia di popolazione interessata: tra gli stranieri, i senza fissa dimora sono giovani, tra gli italiani sono anziani. Sono solo italiani, ad esempio, i senzatetto dai 65 anni in su.
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