REGGIO EMILIA – Lo sgombero dei carabinieri al parcheggio dell’ex Gasometro, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, ha portato alla luce la presenza di nuovi casi di persone senza fissa dimora.
La struttura, che in linea d’aria si trova a metà tra i giardini pubblici e il tribunale, era diventata la casa per otto nordafricani, sette di questi nazionalità egiziana e un tunisino. Già in passato il personale della Caritas aveva notato la presenza di senzatetto al parcheggio di via Fanti. “Da cinque anni – ha aggiunto Elisa Nicoli, vice direttore della Caritas diocesana – Sono persone senza dimora, con problemi di documenti e nel corso degli anni vi è stata anche una questione di uso di stupefacenti”.
Non mancano azioni di aiuto: “So che l’unità di strada della Papa Giovanni (cooperativa sociale, ndr), in collocamento con il Comune, fa delle azioni di supporto e di vicinanza – ha aggiunto Nicoli – A volte anche l’unità che esce di notte più legata alla Caritas fa dei passaggi per verificare lo stato delle persone”.
Nella mattinata di sabato, ai chiostri di Sant’Agostino si è svolto l’incontro “al centro la carità!”. Un modo per riunire le associazioni e le attività caritative cattoliche del centro storico, con l’intento di creare nuove reti e interazioni. “Ci sono tante attività – ha detto Elena Boni, operatrice del centro d’ascolto diocesano – Si parla di doposcuola, strutture di accoglienza, associazioni che fanno servizi a domicilio. Il senso di questa giornata era vedere le cose che ci sono. A volte uno non si accorge che nel suo vicinato ci sono delle offerte di aiuto”.
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