
REGGIO EMILIA – Il 29 gennaio scorso la biblioteca Rosta Nuova ha compiuto 50 anni e finalmente è arrivato il momento di festeggiarla con un’iniziativa aperta alla cittadinanza. Venerdì 27 maggio alle 18 in biblioteca a Rosta Alberto Ferraboschi, Luciano Casoli, Giordano Gasparini, Andrea Pintus e Raffaella Panciroli ci raccontano i primi 50 anni di esperienza della storica biblioteca e presentano il volume RostaCinquanta, che attraverso una selezione di immagini e di testi fotografa questo suo prima mezzo secolo di vita, con letture di Giancarlo Terzi.
A seguire, il Centro Sociale Rosta Nuova offre un buffet a tutte le persone presenti. La partecipazione è gratuita e su prenotazione al 0522 585636. Durante l’incontro è obbligatorio l’uso della mascherina.

La biblioteca Rosta Nuova
Il 29 gennaio 1972 nasceva un’esperienza completamente nuova a Reggio Emilia. In un piccolo locale al primo piano di un edificio di proprietà dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp), proprio al centro della piazza di via Wybicki, inaugurava alla presenza di Gianni Rodari la prima biblioteca decentrata della città, dove si realizzò il primo progetto di biblioteca a scaffali aperti. I cittadini, nella nuova biblioteca di Rosta, potevano scegliere personalmente libri e volumi, per consultarli in sede o portarli a casa gratuitamente, iscrivendosi alla biblioteca.
L’esperienza della biblioteca Rosta ha aperto le porte alla fortunata idea del decentramento che ha fatto del sistema bibliotecario reggiano un efficace e capillare strumento per raggiungere i cittadini in tutta la città e che oggi conta sei biblioteche, che coprono tutto il territorio cittadino.
La biblioteca di Rosta ha avuto, sin da subito, la capacità di coniugare la dimensione di biblioteca di quartiere con quella di luogo nevralgico di esperimenti d’avanguardia culturale, accogliendo nel corso del tempo esperienze quali il Living Theatre, importanti mostre di fotografia, i concerti di Musica/Realtà, un ampio patrimonio legato al cinema in aggiornamento continuo e tanto altro.
Lo scorso gennaio la biblioteca ha metaforicamente spento le sue prime cinquanta candeline alla presenza di un piccolo numero di utenti, ma ora si prepara a una vera e propria festa aperta a tutta la comunità. Insieme al compleanno della biblioteca viene presentato in questa sede il volume RostaCinquanta, che racconta attraverso parole e immagini mezzo secolo di storia della prima biblioteca decentrata di Reggio Emilia. Negli spazi della biblioteca continua inoltre l’allestimento temporaneo dedicato al cinquantesimo, con una serie di totem che raccontano i momenti più importanti e i passaggi più curiosi e significativi per la vita della biblioteca e dei suoi utenti.
RostaCinquanta. Mezzo secolo di una biblioteca di quartiere
Il volume a cura di Luciano Casoli ripercorre la storia della biblioteca Rosta Nuova componendo un affresco dettagliato della prima biblioteca decentrata di Reggio Emilia unendo testi critici ad alcune testimonianze degli utenti più affezionati, con il supporto di un significativo apparato di immagini. Manifesti, locandine, fotografie d’epoca, testimonianze delle attività che nel corso degli anni hanno arricchito l’esperienza della biblioteca, tratteggiano insieme ai testi una storia cara a tantissime e tantissimi reggiani che non potranno fare a meno di riconoscersi e riaccendere nella memoria alcuni ricordi cari. Il libro RostaCinquanta è frutto della fortunata collaborazione tra tanti soggetti e persone che hanno dato il loro contributo, costruendo insieme una narrazione corale della storia di Rosta. Il volume RostaCinquanta è in vendita in biblioteca al costo di 10€.
Una nuova opera d’arte contemporanea dell’artista HuBe per la biblioteca
Insieme alla presentazione del volume RostaCinquanta e all’allestimento del percorso espositivo in biblioteca, un nuovo murales è apparso da fine gennaio all’ingresso della biblioteca.
Opera di Hu-Be, pseudonimo di Emanuele Sferruzza Moszkowicz, utente storico della biblioteca di via Wybicki, il murales celebra mezzo secolo di attività della biblioteca attraverso linee e disegni di grande impatto. Un regalo inestimabile per la biblioteca e per la città, realizzato da Hu-Be, che ha fatto presenza fissa per disegnare in modo del tutto estemporaneo uno dei suoi murales, ribattezzati Scribblitti.
Gli Scribblitti sono opere che hanno la particolarità di affondare le radici nei racconti delle persone, trasformandoli poi in segni e forme, che spesso compongono composizioni di grande metratura e di notevole complessità, si pensi ad esempio al lavoro realizzato da Hu-Be per l’ex Polveriera.
La biblioteca di Rosta Nuova abbraccia questo linguaggio contemporaneo e pone un nuovo importante segno nella sua storia, che continuerà ad arricchire la vita del quartiere e dei suoi cittadini nel futuro.
Il murales di Hu-Be trova posto in un progetto di riqualificazione più ampio intrapreso dalla biblioteca in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo anno di attività, che ha coinvolto diversi spazi dello stabile, rinnovando tra le altre cose l’illuminazione dell’ingresso, tinteggiando la zona del prestito e ripristinando la caratteristica fioriera all’ingresso della biblioteca.
L’opera permanente di Hu-Be può essere vista durante gli orari di apertura della biblioteca, così come l’allestimento RostaCinquanta che racconta, attraverso l’esposizione in biblioteca di alcuni totem con testi e immagini, i momenti più significativi della storia della biblioteca.
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