BAGNOLO IN PIANO (Reggio Emilia) – Tanti campionati di serie D, un seguito di tutto rispetto per un paese di 10mila abitanti e e 111 anni di storia fanno della Bagnolese uno dei club più blasonati della nostra provincia. Di sicuro il più antico. Nelle ultime stagioni, le cose non sono andate benissimo. Da una parte l’impossibilità di gestire direttamente lo stadio Campari come un tempo, dall’altra la difficoltà a far fronte ad un calcio sempre più esigente anche a livello dilettantistico. Quest’anno i rossoblu ripartono dalla Promozione . In società è tornato William Punghellini, in passato presidente della lega nazionale di serie D e pur non con i galloni di presidente c’è il patron Isacco Manfredini, colui che nell’ultimo quarto di secolo ha reso grande la Bagnolese.
Dopo tanti successi cos’è che non ha funzionato negli ultimi tre/quattro anni ? “E’ mancato il gruppo, nel calcio si inventa niente. Conta la passione. I risultati si fanno con il gruppo, non con i rimborsi spese”.
Le storie tese con l’altra società di Bagnolo, la Virtus, che fa capo alla parrocchia, continuano: “Abbiamo dato loro il settore giovanile, ho chiesto loro di fare il campionato Juniores insieme e non hanno voluto”.
Reggio Emilia calcio Promozione Bagnolo in Piano Virtus Bagnolo Bagnolese Isacco Manfredini











