LONDRA – Non poteva che essere l’inno nazionale la colonna sonora, questa mattina, mentre l’aereo in partenza da Milano Malpensa scaldava i motori, uno degli unici due voli, l’altro è decollato da Roma, che hanno condotto 500 italiani in tutto a godersi dal vivo la finale degli Europei di calcio tra Italia e Inghilterra, una serata storica, tutto attraverso un rigido protocollo Figc-Uefa. L’imprenditore scandianese Federico Zanni e il figlio Marcello erano i soli reggiani a bordo. Quale sarà la colonna sonora del viaggio di ritorno non possiamo saperlo, possiamo solo sperare che non ci sia un silenzio di tomba. Intanto i canti propiziatori sono continuati anche e soprattutto dopo l’atterraggio a Londra, aeroporto di Gatwick, e sulla soglia del leggendario stadio di Wembley.
Note che ci riportano alle notti magiche del 2006, mentre la data ci riporta alle notti magiche del 1982: anche allora era l’11 luglio: “39 anni dopo siamo qua a goderci questa cosa, io avevo 14 anni, l’età di mio figlio adesso”, dice Zanni. Com’è che diceva qualcuno? Comunque vada sarà un successo. Diciamo che vincere sarebbe decisamente meglio, ma le emozioni ritrovate di questa estate e di queste ore restano, per chi è là e per chi è qua. “Forza Italia! Un saluto agli amici del campetto”.
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