REGGIO EMILIA – Questa mattina nella sede Unimore di viale Allegri le istituzioni reggiane si sono riunite per promuovere il tema della legalità e per presentare il lavoro di contrasto al disagio giovanile svolto negli ultimi due anni. Per l’occasione la cittadinanza ha avuto modo di incontrare tutte le realtà coinvolte negli stand allestiti nel cortile dell’università.
Il tema del disagio giovanile, soprattutto nel rientro dall’emergenza pandemica, ha assunto un ruolo centrale nell’agenda politica del nostro territorio. Ormai da più di due anni quindi le istituzioni di Reggio, coordinate dalla Prefettura, svolgono attività di prevenzione e repressione.
Afferma il Prefetto Iolanda Rolli: “E’ un tema importante perché coinvolge i cittadini e le cittadine del futuro e quello che abbiamo cercato di fare soprattutto in questi due anni è non far sentire nessun ragazzo escluso, nessun ragazzo emarginato e cercare di coinvolgerli con attività sia all’interno delle scuole, ma anche con attività esterne, coinvolgendo soprattutto il mondo dello sport”.
Per valorizzare il lavoro svolto, in Università è stato organizzato il convegno “Marching Together” (marciando insieme), dove tutte le istituzioni coinvolte hanno presentato il loro contributo e hanno incontrato la cittadinanza negli stand appositamente allestiti. Presenti all’iniziativa quindi la polizia di stato, l’arma dei carabinieri, la guardia di finanza, i vigili del fuoco, la polizia locale, Unimore, Reggiana Calcio, ma anche il comune di Reggio che da tempo lavora con i ragazzi sui temi di educazione civica e cittadinanza attiva.
All’iniziativa sono stati presentati i risultati del Tavolo di lavoro, nato proprio nel periodo post-pandemia su iniziativa della Prefettura, con l’obiettivo di prevenire e reprimere comportamenti giovanili devianti. Tra i componenti anche il professore di psicologia sociale dell’Unimore Loris Vezzali, che ha fornito un inquadramento teorico-scientifico del fenomeno.
Dice Carlo Adolfo Porro, Rettore dell’Università: “Le competenze e le prerogative delle diverse istituzioni interessate si sono incontrate con le competenze e la motivazione dei nostri colleghi. Ad oggi, le attività del Tavolo ci hanno portati sicuramente ad essere più preparati ad affrontare e risolvere le problematiche legate al disagio giovanile, ma è importante non abbassare la guardia”.
Il Questore Giuseppe Ferrari conclude: “Si tratta di osservare come si evolve il fenomeno e dal nostro punto di vista come forze di polizia, intervenire quando è il caso con delle risposte di repressione dei reati scaturiti dai fenomeni di devianza giovanile”.
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