REGGIO EMILIA – “Celebrare i propri riti religiosi in lingua italiana al fine di favorire la trasparenza e il dialogo con la comunità locale”. “Rispettare i valori, le tradizioni e la religione italiani”. Sono solo due dei punti di un protocollo che Fratelli d’Italia ha sottoposto all’attenzione del consiglio comunale di Reggio per far sì che venga sottoscritto dalle comunità islamiche presenti sul territorio. Un documento che é stato bocciato dalla maggioranza nel corso dell’ultima seduta in sala del Tricolore a cui hanno assistito proprio diversi esponenti del mondo musulmano di Reggio.
“Ci sono dei diritti, ma ci sono anche dei doveri da rispettare”, sottolinea Letizia Davoli, consigliera comunale del partito di Giorgia Meloni.
“Consentire alle donne islamiche la liberà di vestire secondo lo stile occidentale”, è un altro punto del documento.
“Vigiliare sul fatto che le donne indossino ad esempio il burqa che impedisce l’identificazione di una persona, cosa vietata in Italia”, il monito di Davoli.
A Fdi replica l’assessore alle Pari Oppurtunità Annalisa Rabitti: “Fratelli d’Italia fa riferimento a questioni che sono già vietate dalla nostra Costituzione e dalle nostre leggi”.
E sul tema abbigliamento femminile: “E’ la donna che deve decidere in autonomia come vestirsi”.
L’assessora nel respingere le posizione della destra sottolinea inoltre l’ottimo rapporto esistente in città tra istituzioni e comunità islamiche presenti.
Islam e integrazione: il “codice” della destra. VIDEO
11 luglio 2025Dall’abbigliamento femminile alla lingua dei riti religiosi: Fratelli d’Italia ha presentato in Sala del Tricolore un protocollo sui rapporti tra istituzioni e comunità musulmana. La maggioranza lo ha respinto, ma il confronto resta acceso