REGGIO EMILIA – Quattro tonnellate di alimenti sotto fermo, per un valore di ventimila euro. Duemila euro di sanzione per il titolare dell’azienda. E’ il bilancio di un controllo fatto dai carabinieri del Nas di Parma e dal personale dell’Area Territoriale Veterinaria del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl nel deposito relativo a due aziende, una dedita all’importazione ed
una alla commercializzazione di carne fresca e surgelata.
L’ispezione ha portato alla revoca del riconoscimento (bollo CE) sanitario proprio dell’azienda dedita all’importazione ed allo stoccaggio di prodotti alimentari vari poiché di fatto inoperante da diversi anni, nonché come detto al fermo ufficiale di 4.173 kg di prodotti alimentari vari – principalmente in kebap e, in minore quantità, in patatine fritte, yogurt,maionese, farina di ceci e olive – a carico dell’azienda dedita alla commercializzazione all’ingrosso.
“Sebbene i prodotti fossero tracciati, il provvedimento è stato adottato a causa dell’omessa adozione delle procedure di autocontrollo da parte dell’operatore, in particolare quelle relative alla gestione della rintracciabilità degli alimenti”, si legge in una nota dei Nas. Gli stessi prodotti potranno essere svincolati soltanto quando l’azienda si sarà dotata di manuale di autocontrollo (HACCP), che ogni azienda di settore deve possedere per la prevenzione e la gestione dei rischi connessi alla sicurezza alimentare.