REGGIO EMILIA – Iren è intenzionata a vendere fino al 49% della rete di distribuzione del gas: oltre 8mila chilometri di condutture in diverse regioni del paese con un valore tariffario riconosciuto di 724 milioni di euro. La notizia era stata anticipata già alla fine dell’anno scorso da alcuni mezzi d’informazione e confermata in occasione della presentazione del Piano Industriale al 2030, avvenuta il 23 marzo. In sostanza, il gruppo procederà allo scorporo della rete, che sarà conferita a una società di nuova costituzione operativa nel settore. Una quota di minoranza di questa società, è stato ribadito nelle ore scorse, sarà poi messa sul mercato entro la fine di quest’anno.
L’obiettivo, spiega Iren, è “l’individuazione di un partner finanziario che permetta di incrementare il livello di competitività in occasione delle future gare per l’affidamento delle concessioni gas sia in territori dove Iren è già presente che in territori nuovi e sinergici”. C’è poi la necessità di supportare il piano di sviluppo del gruppo, che prevede oltre 750 milioni di investimenti sulle reti di distribuzione del gas. Le risorse servono soprattutto per la digitalizzazione delle infrastrutture e per l’adeguamento delle reti al futuro utilizzo di miscele di gas naturale e idrogeno.
Diversamente dalle reti acquedottistiche, che nella nostra provincia sono di proprietà di Agac Infrastrutture, cioè dei Comuni, le reti del gas appartengono a Iren. Chi può essere interessato a investire centinaia di milioni di euro per acquisire una quota di minoranza della nuova società? I nomi che circolano sono quelli di fondi britannici, francesi e australiani. “Le interlocuzioni – spiega l’azienda – sono ancora in una fase preliminare”.
Reggio Emilia Iren fondi di investimento rete gas