REGGIO EMILIA – Ricavi pari a 5 miliardi e 600 milioni di euro, in aumento di più dell’80% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, grazie soprattutto all’incremento dei ricavi energetici. Ma l’utile netto quasi si dimezza: dai 241 milioni di euro dello scorso anno, ai 138 del 2022: un -43% dovuto anche all’impatto generato dai provvedimenti del Governo, spiega Iren.
“In un anno in cui si sono verificati fenomeni esogeni come l’estrema volatilità dello scenario energetico e la grave siccità, abbiamo comunque conseguito una crescita”, ha detto l’amministratore delegato e direttore generale di Iren, Gianni Vittorio Armani. Il manager ha sottolineato che gli investimenti per la prima volta hanno superato il miliardo di euro: risorse destinate allo sviluppo impiantistico nel campo delle rinnovabili e a progetti di efficientamento energetico.
Nel settore mercato, quello della fornitura di gas ed energia elettrica ai normali clienti, il forte incremento dei prezzi ha fatto volare i ricavi a 4 miliardi e 100 milioni di euro, il 135% in più rispetto al corrispondente periodo del 2021. Ma la redditività, di fatto, si azzera: il margine operativo lordo registra una flessione da 104 milioni di euro a 7. Una contrazione dovuta in particolare alla vendita di energia elettrica, che ha registrato un margine operativo lordo negativo per 74 milioni di euro, mentre il gas ha risentito in misura minore dello scenario energetico sfavorevole.
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