REGGIO EMILIA – In un 2022 difficile da dimenticare sul fronte delle bollette, Iren ha aumentato i ricavi di quasi il 60%. Ma se la vendita di gas è stata redditizia per l’azienda, quella di energia elettrica ha prodotto perdite ingenti. Molto pesante, in ogni caso, il conto pagato dagli utenti.
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Nel 2022 i clienti di Iren hanno pagato 2,325 miliardi di euro in più per bollette del gas e dell’energia elettrica rispetto al 2021. E’ questo il dato saliente dei conti approvati dal consiglio di amministrazione, che vedono i ricavi schizzare da poco meno di 5 miliardi a quasi 8. L’aumento esponenziale dei prezzi di gas ed energia elettrica ha gonfiato il fatturato delle aziende del settore: la bolognese Hera è passata addirittura in dodici mesi da 10 miliardi di fatturato a 20. L’altra faccia della medaglia è la sostanziale stabilità dei margini di redditività: incassare di più non significa guadagnare di più, se i prezzi per acquistare gas e produrre energia elettrica aumentano vorticosamente. Nel dettaglio, il margine operativo lordo sulla vendita di gas è cresciuto a 117 milioni, mentre quello relativo alla commercializzazione di energia elettrica è stato negativo per 103 milioni. Tanto che il risultato netto di Iren è in contrazione del 25% a 226 milioni, anche per effetto del versamento di 27 milioni come Contributo di solidarietà.
Per sostenere il piano di investimenti, Iren ha incrementato l’indebitamento finanziario netto oltre quota 3,3 miliardi. L’anno scorso l’azienda ha pagato 105 milioni di oneri finanziari, 30 in più rispetto al 2021. Ma l’aggiornamento del piano industriale prevede di spingere ancora l’acceleratore sugli investimenti.