REGGIO EMILIA – Nel 2019 la provincia di Reggio Emilia ha raggiunto il 78,7% di raccolta differenziata, in crescita di circa 4 punti percentuali rispetto al 2018 (74,8%) e significativamente superiore rispetto alla media nazionale del 58,1%. I dati sono contenuti nel bilancio di sostenibilità della multiutility diffuso stamane.
In provincia sono oltre 460mila gli abitanti serviti nella raccolta rifiuti, di cui circa il 75% con servizio porta a porta e oltre il 36% con tariffazione puntuale. La continua crescita nella raccolta differenziata è un parametro decisivo per il rafforzamento dell’economia circolare, settore nel quale il gruppo, grazie a operazioni di consolidamento, ha quasi raddoppiato la capacità di trattamento di rifiuti nei propri impianti in linea con quanto annunciato nel piano industriale.
Per quanto riguarda le risorse idriche, oltre il 50% delle reti gestite da Iren è stata distrettualizzata – mettendo a fattor comune l’esperienza reggiana, dove la distrettualizzazione supera il 99% della rete gestita – incrementando pertanto l’efficacia e l’efficienza gestionale delle stesse. Impatto diretto di tale distrettualizzazione è la riduzione delle perdite di rete e allo stesso tempo un decremento dei prelievi di acqua potabile dall’ambiente.
In provincia di Reggio Emilia, dove il gruppo gestisce 213 impianti di depurazione, Iren serve 496mila abitanti nel servizio acquedotto e, in Emilia, analizza circa 1.700 parametri al giorno (quasi 430mila parametri analizzati totali) sulla qualità dell’acqua. Il depuratore di Mancasale nel 2019 ha recuperato oltre 6,5 milioni di metri cubi di acque reflue riutilizzate per scopo irriguo (pari al 32% del totale delle acque trattate dall’impianto).














