REGGIO EMILIA – Iren volta pagina: Paolo Signorini è ufficialmente fuori dal Cda. L’assemblea degli azionisti ha estromesso il manager, sospeso dal ruolo di amministratore delegato dal 7 maggio, quando è finito in carcere con l’accusa di corruzione per reati che avrebbe commesso quando era presidente dell’autorità portuale del Mar Ligure Occidentale e licenziato come dipendente per giusta causa oggettiva lo scorso martedì dal Consiglio di Amministrazione: “Le misure di custodia cautelare intraprese nei confronti di Signorini causano una impossibilità ormai irreversibile, di esercizio delle sue funzioni di Dirigente apicale”, aveva comunicato l’azienda attraverso una nota.
Nessuna sorpresa dunque nel corso dell’assemblea degli azionisti che, come previsto, ha proceduto a nominare come Consigliere di amministrazione della società, in sostituzione di Signorini e come espressione del comune di Genova, Paola Girdinio, docente universitaria di elettrotecnica. La professoressa Girdinio non avrà compiti operativi, dal momento che le deleghe dell’ex amministratore delegato sono state ridistribuite a presidente e vicepresidente.
L’assemblea degli azionisti ha poi approvato il bilancio d’esercizio 2023 con 172 milioni di utili. Agli azionisti saranno distribuiti come dividendi 154 milioni, pari a 11,88 centesimi per azione. Per i Comuni della provincia di Reggio il dividendo corrisponde a quasi 18 milioni di euro, di cui 9 milioni e 926 mila euro per il solo comune di Reggio.
Reggio Emilia Iren Cda Iren Paolo Emilio Signorini paola girdinio