REGGIO EMILIA – Per dirla in estrema sintesi, serve molto più spazio in tutti e sei i pronto soccorso del Reggiano, da quello di Reggio Emilia a quello di Castelnovo Monti passando per Guastalla e Montecchio.
Lavori di adeguamento che sono la condizione, in particolare, per la riapertura dei pronto soccorso degli ospedali di Correggio e Scandiano, chiusi da inizio marzo perché non presentavano le caratteristiche logistiche di base richieste per l’accettazione in sicurezza di malati Covid.
Nelle ultime ore la Regione, recependo il decreto Rilancio, ha approvato il “piano di riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera”, definendo gli stanziamenti. Per la nostra provincia si parla di interventi per almeno 8 milioni di euro. Occorre prima di tutto rendere strutturale, fluida e permanente la separazione creata in emergenza tra i percorsi di accesso per pazienti Covid e non, per evitare che le aree siano collegate.
A Correggio e Scandiano il prolungarsi della chiusura dei pronto soccorso sta generando preoccupazione tra i cittadini. Il sindaco del paese della Bassa, Ilenia Malavasi, assicura: “Riapriremo, ma in sicurezza”. Passeranno ancora diversi mesi, quindi, tra procedure di affidamento dei lavori e apertura del cantiere, cosa a cui si punta per l’autunno.
“Abbiamo presentato a fine giugno un piano in Regione per la riorganizzazione che prevede nuovi spazi e la separazione delle aree, per un investimento di 1.250.000 euro”, ha aggiunto. Anche della riorganizzazione dei pronto soccorso si discuterà nella prossima Conferenza territoriale socio-sanitaria coordinata dal presidente della Provincia Giorgio Zanni e alla presenza di dirigenti dell’Ausl come la responsabile provinciale della Medicina d’urgenza Anna Maria Ferrari.
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