REGGIO EMILIA – Ha versato 1500 euro per bloccare la nuova casa presa in affitto, peccato che quella donna che si era presentata come proprietaria dell’immobile sia poi sparita, e con lei i soldi. La storia che vi raccontiamo è stata denunciata ai carabinieri di corso Cairoli da un reggiano, di cui tuteliamo l’identità, invalido civile al 100% che aveva un solo desiderio: trovare una nuova abitazione più piccola della attuale per risparmiare qualche euro, essendo costretto a vivere con il sussidio di invalidità.
“Vivo solo, la tv e internet sono la mia compagnia. Ogni giorno vengo contattato da persone che vogliono truffarmi e mi sono sempre difeso bene – racconta a Reggionline – Nonostante tutte le precauzioni, questa volta ci sono cascato anche io”.
Come tutti, l’uomo ha iniziato a cercare su internet un annuncio interessante, con poca fortuna. Poi quella che sembrava la svolta: “Sono stato contattato via email da (omissis) di Bomporto (Modena), che mi offriva in locazione un miniappartamento a Reggio a 500 euro al mese, tutto compreso. Io ora ne pago 500 più tutte le spese, ho cercato di trattare a 450 tutto compreso, ma alla fine ho accettato la sua proposta”.
La donna ha inviato all’uomo un link per la prenotazione dell’immobile su una nota piattaforma (legale). Il primo bonifico non è andato a buon fine, perché effettuato fuori tempo massimo. La vittima si è insospettita quando ha letto il nome del destinatario del bonifico, un uomo di nazionalità straniera dalle generalità differenti rispetto alla proprietaria dell’immobile. “Mi ha risposto che la piattaforma utilizza i conti dei suoi dipendenti. Non del tutto convinto, ho ritirato tutto e sono riuscito anche a far revocare alla mia banca il bonifico da 1500 euro: mille di cauzione e 500 per il primo mese”.
A quel punto però la vittima aveva già mandato la disdetta del contratto di affitto dell’immobile dove viveva. Così, dopo un mese di silenzio, ha contattato lui stesso la proprietaria del miniappartamento promessogli in precedenza chiedendo se fosse ancora disponibile. Così, sempre tramite la stessa piattaforma, ha versato quanto stabilito questa volta nei tempi dovuto. E anche questa volta su un conto corrente intestato a un uomo straniero, diverso dal primo versamento.
Incassata la somma, la donna è sparita. Impossibile revocare il bonifico e nemmeno avere un ristoro da parte del sito di prenotazione. Ora toccherà ai carabinieri reggiani fare luce su eventuali responsabilità penali.
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