REGGIO EMILIA – L’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio bersaglio di una serie di furti che hanno destato grande preoccupazione tra il personale e i pazienti. Il caso più eclatante è quello del furto di nove tablet utilizzati per la prenotazione dei pasti dei degenti. Strumenti che saranno sostituiti con una nuova fornitura da Cirfood.
Ma come e da chi è organizzata la sicurezza nelle strutture sanitarie reggiane? A coordinarla è un ufficio interno all’Ausl. Si occupa delle 120 strutture, tra cui 6 ospedali, i Cau e le Case della salute, oltre ai poliambulatori. I casi delle ultime settimane hanno portato a un potenziamento delle misure di sicurezza in coordinamento con le forze dell’ordine.
“Abbiamo chiesto non solo il potenziamento alla ditta esterna fornitrice del servizio di vigilanza – le parole di Laura Reggiani, responsabile per l’Ausl della sicurezza -, per lo meno nelle fascie orarie notturne. E abbiamo rimodulato l’attività della guardia giurata che era già in servizio. Al Cau di Reggio – continua – c’è un presidio fisso di notte. Ciò dà l’idea di quanto l’azienda sia reattiva e pronta a prevenire. L’ubicazione di due anni fa di trecento telecamere potrebbe risultare obsoleta. Il grosso del lavoro oggi sta nell’efficentamento di queste tecnologie”.
A sorvegliare le strutture sanitarie ci sono 850 telecamere, di queste 374 al Santa Maria Nuova. Occhi elettronici che tengono monitorati i 12mila accessi giornalieri. Sono poi 2300 i sensori volumetrici e anti intrusione. Dal 2011 è poi in funzione una vera Centrale di gestione delle emergenze collocata al piano terra dell’ospedale, presidiata 24 ore su 24 da personale di Coopservice che supervisiona e controlla.
“Abbiamo dei pulsanti antirapina – spiega Laura Reggiani -, sono distribuiti perlopiù nei distretti, Cau compreso. L’installazione è prevista nel corso dell’anno anche al pronto soccorso di Reggio”.
Significativi gli investimenti, un milione e mezzo all’anno per la vigilanza, 400mila euro per la manutenzione e l’aggiornamento software, oltre all’investimento tecnologico. Tutto questo però non ha impedito le intrusioni e i furti. Sulla situazione della sicurezza il 15 maggio è previsto un incontro chiesto dai sindacati all’Ausl.
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