REGGIO EMILIA – E’ di almeno 100 morti e oltre 4mila feriti il bilancio, ancora provvisorio, delle due forti esplosioni di ieri al porto di Beirut che hanno devastato l’intera città. A Tg Reggio il racconto di Anna Bondavalli, una reggiana che vive da anni nella capitale libanese.
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“Abbiamo sentito come un terremoto, la stessa sensazione. L’esplosione ha fatto dei danni enormi. La città non è più la stessa, tutto è completamente distrutto”.
Le esplosioni al porto di Beirut hanno scosso e devastato l’intera città. La reggiana Anna Bondavalli vive a qualche chilometro di distanza dal luogo del disastro. Edifici sventrati, infissi divelti, macerie ovunque. Le immagini del palazzo in cui abita insieme alla famiglia e in cui si trova anche la casa di moda che guida con il marito stilista, di origine libanese, documentano le conseguenze delle deflagrazioni in tutta la capitale.
“I nostri impiegati si sono messi subito a pulire, questa è una reazione del popolo libanese che è abituato a vivere con questi eventi. Erano già pronti a ricominciare il lavoro per non rassegnarsi”.
Il bilancio provvisorio è pesantissimo: oltre 100 morti e 4mila feriti, tra cui un militare italiano che non è grave. All’origine della devastazione l’incendio in un deposito dove erano stoccate oltre due tonnellate di nitrato di ammonio. Ora c’è preoccupazione anche per i fumi tossici che si sono sprigionati nell’aria.
“Si ha paura che si ripeta e che succeda qualcosa d’altro. Ciò si innesta in una situazione già molto grave di crisi politica sociale ed economica gravissima. C’è un misto di rabbia di paura e di sconforto che non si vedeva neanche durante la guerra”.
Le autorità stanno indagando per ricostruire la dinamica e individuare le cause. Al momento nessuna ipotesi è esclusa: dall’incidente all’attentato. “La mia opinione è che non sapremo mai la verità”.