REGGIO EMILIA – Un intervento complesso, una tecnica innovativa eseguita grazie ad una apparecchiatura di ultimissima generazione acquistata in emergenza dall’azienda Usl IRCCS di Reggio, nonostante le difficoltà legate alla pandemia. E’ così che l’equipe di cardiologia ha salvato la vita ad un paziente di 69 anni, che si è ritrovato in condizioni critiche, in seguito ad un infarto del miocardio con diverse complicazioni. E’ una delle prime volte nella nostra regione in cui si sperimenta questa metodica e viene utilizzato il nuovo macchinario.
Durante una delicata operazione di chirurgia vascolare, l’uomo aveva manifestato i sintomi dell’infarto: gli esami avevano mostrato una occlusione alla coronaria sinistra, che stava provocando danni al ventricolo. Si è proceduto con le tecniche tradizionali ma il cuore non era più in grado di pompare il sangue in circolo. Era necessario ricanalizzare il flusso sanguigno verso il muscolo cardiaco, per fargli riacquistare la sua forza, ma il quadro clinico si stava aggravando sempre di più. L’equipe di cardiologia, diretta dal dottor Alessandro Navazio, ha deciso di procedere con una tecnica innovativa dopo aver acquistato a tempo di record una pompa centrifuga di piccolissime dimensioni, posizionata proprio al di sopra della valvola aortica. Un supporto meccanico che ha permesso al cuore del paziente di recuperare le sue funzioni, poi rimosso dopo alcuni giorni. E’ stato dunque possibile concludere l’intervento di chirurgia vascolare senza complicanze. Il 69enne sta meglio e nei prossimi giorni sarà dimesso per poi affrontare il percorso di riabilitazione.
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