REGGIO EMILIA – All’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio è stato eseguito un intervento innovativo per il trattamento di una complessa frattura di bacino, utilizzando un approccio totalmente artroscopico: una procedura che in Italia viene praticata solo in altre due strutture.
L’équipe guidata dal dottor Michele Cappa, Direttore della Struttura Complessa di Ortopedia, ha applicato una tecnica sviluppata nella scuola torinese del professor Massè e descritta dal professor Aprato, con il quale il dottor Cappa condivide l’esperienza come istruttore nell’associazione internazionale AO Trauma, e che ha combinato artroscopia, radiodiagnostica intraoperatoria e anestesia in ipotensione.
Rispetto alla chirurgia tradizionale, che richiede ampie incisioni, degenze prolungate e frequenti trasfusioni, il nuovo metodo permette interventi mini-invasivi: nel caso trattato sono bastate tre incisioni da un centimetro, con dimissione in 48 ore e un recupero rapido, senza dolore né rigidità.
Cappa sottolinea come risultati di questa complessità siano possibili grazie a una squadra altamente qualificata e a un forte investimento in innovazione. L’Ortopedia del Santa Maria Nuova si conferma così un punto di riferimento avanzato nel panorama della chirurgia ortopedica ricostruttiva e traumatologica.















