REGGIO EMILIA – Alla Interpump di Calerno oltre duecento lavoratrici e lavoratori hanno approvato un nuovo pacchetto di astensione dal lavoro da utilizzare nel 2026 ogni volta che l’azienda non rispetterà le Rsu o la Fiom.
La decisione arriva dopo le 32 ore già effettuate contro il licenziamento del delegato sindacale Massimo Marigliano, licenziato il 7 novembre scorso, e rappresenta una forma di mobilitazione permanente, definita dai sindacalisti come un vero e proprio “serbatoio di scioperi” a disposizione dei dipendenti.
Il funzionario Fiom Giovanni Prisco ha sottolineato la compattezza dei lavoratori, ricordando che oltre l’80% degli operai è iscritto al sindacato: “Il sindacato si difende contrattando e lottando, stando uniti. Per noi l’assemblea è sovrana”.
Il segretario generale della Fiom di Reggio Emilia, Simone Vecchi, ha ribadito che la battaglia per la reintegra di Marigliano proseguirà anche in Tribunale, mentre nelle fabbriche del territorio, dalla Dana Motion System alla Padana Tubi, fino a Immergas, sono stati proclamati scioperi di solidarietà.
La vertenza culminerà venerdì 12 con la partecipazione dei lavoratori Interpump al corteo della Cgil. Sul palco dello sciopero generale parlerà lo stesso Marigliano, simbolo della mobilitazione.














